Dossier tecnico

10.04.2019

Guida alla manutenzione dell'impianto termico e responsabilità civile e penale del manutentore

La normativa nazionale specifica in modo chiaro gli obblighi e le modalità secondo le quali vanno condotti gli impianti termici. Conoscere con sicurezza le prescrizioni di legge e le conseguenze di un'eventuale violazione è fondamentale per ciascun installatore, manutentore e titolare di impianto.

Mantenere l'impianto sempre in regola permette infatti di assicurare sicurezza, efficienza al sistema nel suo complesso, e utilizzando dei prodotti ad hoc è possibile allungare in modo considerevole la vita dell'impianto termico.

 

Manutenzione impianto termico e responsabilità legale

La definizione di impianto termico e la circoscrizione degli obblighi normativi di controllo e manutenzione

La definizione di impianto termico è data dalla Legge 90/2013, modifica e integrazione del D.Lgs. 192/2005 (art.2, comma 1, punto I-tricies):

"impianto tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolarizzazione e controllo. Sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento. Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 5 kW. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate"

Manutenzione impianto termico e responsabilità legale

Pertanto, sono considerati impianti termici:

  • impianti per il solo riscaldamento ambientale dotati di generatori di calore alimentati a gas, a gasolio, a biomassa, energia elettrica, altro vettore energetico;
  • impianti per il riscaldamento ambientale con produzione di acqua calda sanitaria;
  • stufe, caminetti, apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante, se installati in modo fisso, la cui somma delle singole potenze al focolare (si sottintende quindi la presenza di combustione), per ogni unità immobiliare, sia uguale o maggiore a 5 kW;
  • impianti di climatizzazione estiva;
  • impianti di sola produzione di acqua calda sanitaria, solo se al servizio di più unità residenziali (ad esempio la produzione centralizzata di acqua calda sanitaria per un condominio) o per utenze non assimilabili alla residenza;
  • impianti alimentati da teleriscaldamento e/o sistemi e apparecchi di cogenerazione.

Non sono considerati impianti termici:

  • sistemi di esclusiva produzione di acqua calda sanitaria al servizio di una singola unità immobiliare (ad esempio i boiler);
  • apparecchi per il riscaldamento o il raffrescamento che possano considerarsi “mobili”, ossia non installati in modo fisso a parete o a soffitto (ad esempio stufe elettriche, apparecchi di condizionamento portatili – anche se fissati a infissi, ecc).

L’integrazione succitata va senz’altro ad ampliare lo spettro di apparecchi e generatori che costituiscono un impianto termico.

Imprese esecutrici e manutentori di impianti termici: requisiti

L’art. 3 del D.M. 37/2008 prescrive che Imprese, Ditte individuali/artigiani siano Imprese abilitate, ossia:

  • iscritte nel registro delle imprese di cui al D.P.R. 7 dicembre 1995, n. 581 e successive modificazioni o nell'Albo delle imprese artigiane di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443, se l'imprenditore individuale o il legale rappresentante ovvero il responsabile tecnico da essi preposto con atto formale, è in possesso dei requisiti professionali di cui al successivo art. 4; il responsabile tecnico può svolgere tale funzione per una sola impresa e la qualifica è incompatibile con ogni altra attività continuativa;
  • abbiano presentato la dichiarazione di inizio attività, ai sensi dell'art. 19 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni, indicando specificatamente per quali opere intendano esercitare l'attività e dichiarando, altresì, il possesso dei requisiti tecnico-professionali richiesti per i lavori da realizzare. Per le imprese artigiane la dichiarazione di inizio attività dev’essere stata presentata unitamente alla domanda d'iscrizione all'Albo delle imprese artigiane per la verifica del possesso dei prescritti requisiti tecnico-professionali e il conseguente riconoscimento della qualifica artigiana. Per tutte le altre imprese la dichiarazione va presentata, unitamente alla domanda di iscrizione, presso l'ufficio del registro delle imprese.

Manutenzione impianto termico e responsabilità legale

Messa in servizio e manutenzione degli impianti termici

La messa in servizio di un nuovo impianto, così come la messa in servizio di un impianto al quale siano state apportate modifiche significative (per esempio: cambio di generatore o del combustibile, cambio di parti del sistema di evacuazione dei fumi, ecc.) ricadono sotto totale responsabilità dell’Impresa installatrice. L’art. 6 Realizzazione ed installazione degli impianti, comma 1, del D.M. 37/2008, infatti dice (includendo impianti sia termo-idro-sanitari che elettrici, ossia gli impianti nella loro totalità):

"Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell'arte, in conformità alla normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi. Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell'UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell'arte."

Il successivo art. 7 prescrive che:

  • al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell'impianto, l'impresa installatrice rilascia al committente la Dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto...

Manutenzione impianto termico e responsabilità legale

Manutenzione impianto termico e responsabilità legale

Impianto termico sempre a norma ed efficiente a lungo con il Dirtstop®,
il defangatore magnetico sottocaldaia IVAR

I controlli degli impianti di riscaldamento sono obbligatori per legge e hanno scadenze ben precise, il loro mancato rispetto infatti, oltre a mettere in pericolo gli occupanti degli edifici, può comportare sanzioni pecuniarie rilevanti.

Se i controlli periodici però hanno un costo piuttosto standard, l’eventualità di dover effettuare grosse manutenzioni per rispristinare la funzionalità di un impianto può causare spese consistenti, spesso inaspettate.

Non prendersi cura del proprio impianto termico infatti comporta un’intensa diminuzione dell’efficienza complessiva e accorcia la vita utile del sistema. Per evitare che ciò accada ci viene in aiuto Dirtstop® di IVAR, il filtro defangatore magnetico compatto che può essere installato direttamente sottocaldaia.

Dirtstop®, che è installabile anche in spazi ridotti sia in orizzontale sia in verticale, impedisce il deposito di fango, sabbia e sostanze ferrose all’interno dell'impianto di riscaldamento, mantenendo le tubazioni e i terminali sempre puliti ed evitando le corrosioni.

Manutenzione impianto termico e responsabilità legale

Comprensibilmente l’azione di pulizia costante effettuata da Dirtstop® aumenta la durata della caldaia migliorando gli scambi termici e l’efficienza generale dell’impianto. Le prestazioni di questo efficiente defangatore sono garantite dal corpo realizzato in IXEF®, un tecnopolimero leggero e resistente alle corrosioni che assicura elevate prestazioni meccaniche e termiche e dal potente magnete estraibile che attira e raccoglie residui ferrosi e metallici impedendo la formazione di ruggine all’interno dell’impianto.

Grazie alla presenza di un inserto girevole (patent pending) Dirtstop® può essere installato in 4 differenti configurazioni a seconda delle esigenze specifiche del caso, assicurando in ogni caso una filtrazione perfetta del fluido e un ottimale isolamento delle impurità.

Questo comodo defangatore è inoltre dotato di una camera di decantazione orientabile che permette di pulire il sistema senza dover svuotare la caldaia, per svuotare il filtro è infatti sufficiente far scendere le impurità nella direzione dello scarico.

Dirtstop® è dotato di uno scarico intercettabile per il drenaggio delle impurità ed è fornito in un kit completo per l'installazione, composto anche da due valvole di collegamento, così che dopo un’installazione pratica e veloce il sistema sia subito pronto per rendere sicuro, pulito e duraturo l’impianto termico su cui è installato.

Con Dirtstop® le operazioni di pulizia e manutenzione della caldaia sono velocizzate e l’impianto risulta più efficiente e dura più a lungo, al sicuro da problemi meccanici, sedimenti e corrosioni.

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Dirtstop® XL tripla azione filtrante sequenziale

Per un'azione di pulizia ancora più efficace IVAR ha progettato anche Dirtstop® XL Triple Action, una versione ancora più potente del già tanto apprezzato defangatore sotto caldaia.

Il nuovo Dirtstop® XL è stato dotato di tre differenti meccanismi di filtrazione che sanno garantire un risultato sempre ottimale: unisce la tecnica di la separazione dei detriti per azione centrifuga a due differenti passaggi di filtrazione, dapprima di tipo magnetico e poi meccanico.

All'interno del corpo del defangatore è stato inserito un inserto che imprime un movimento centrifugo che si occupa di una prima depurazione, in seguito il fluido è soggetto all’azione di un potente magnete da 14.000 gauss e infine scorre attraverso due cartucce filtranti rispettivamente da 500 μm e 800 μm.

Anche Dirtstop® XL è installabile in ben quattro configurazioni, così da adattarsi a qualsiasi tipologia di impianto, ed è dotato di un’ampia camera di raccolta, di una valvola di sfiato manuale e di un rubinetto di scarico, componenti che semplificano e velocizzano tutte le attività di spurgo e pulizia dell’impianto.

Manutenzione impianto termico e responsabilità legale

La struttura di Dirtstop® XL consente inoltre di utilizzarlo come punto d'accesso per l'introduzione di additivi chimici come IV400 risanante, IV100HT inibitore della temperatura e IV100LT inibitore della bassa temperatura, che proteggono l’intero impianto da corrosioni e incrostazioni.

Dirtstop® e Dirtstop® XL Triple Action sono quindi strumenti essenziali per un impianto termico in quanto fanno sì che le operazioni di pulizia e manutenzione della caldaia siano velocizzate e l'impianto risulti più efficiente e duri più a lungo, al sicuro da problemi meccanici, sedimenti e corrosioni.

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