Fanghi e ossidi limitano la circolazione dell’acqua stessa a discapito dello scambio termico e della resa termica, andando a sovraccaricare la bolletta energetica e creando anche un danno economico.
La soluzione, in questo caso, è rappresentata dalla posa di un filtro defangatore magnetico che possa rendere più affidabile e duraturo, in termini di conservazione, l’impianto termico. Si tratta di un sistema integrato per il trattamento dei fanghi che viene utilizzato su impianti di riscaldamento/raffreddamento per trattenere le particelle in sospensione presenti nell’acqua ed evitare l’ostruzione di scambiatori, caldaie, valvole termostatiche, ecc.
Dotato di campo magnetico, svolge la sua funzione anche sulle particelle di ossido di ferro presenti nell’acqua.
La scelta del filtro defangatore magnetico
Per determinare la giusta tipologia di filtro defangatore magnetico è importante rilevare fin dall’inizio del sopralluogo i dati del generatore termico; lo stato di conservazione dei circuiti idraulici delle valvole di intercettazione e degli strumenti di controllo; verificare poi se sia il caso di svuotare completamente l’impianto.
Il filtro andrà inserito sul circuito di ritorno generale dell’impianto di riscaldamento e dimensionato rispettando le caratteristiche di portata richieste.
L’installazione
Prima dell’installazione del filtro, per risanare e conservare il circuito di riscaldamento – in accordo con quanto previsto dalla norma UNI CTI 8065 - è consigliabile introdurre nel circuito un prodotto risanante (consigliamo l’utilizzo del BP 400). La seconda parte dell’installazione consiste nell’individuare la corretta ubicazione del filtro; modificare il circuito di riscaldamento e, dove presente, di produzione di acqua calda sanitaria; inserire delle valvole di intercettazione per permettere la futura manutenzione del filtro e convogliare lo scarico in un pozzetto.
Per evitare che l'impianto di riscaldamento venga ripulito con periodicità è bene installare un filtro defangatore magnetico in grado di facilitare la manutenzione ordinaria, aumentare la vita della caldaia, agevolare la rimozione di impurità e aumentare l'efficienza globale dell'impianto.